MARCHI STORICI

AEREONAUTICA MILITARE (Italia)

Stemma

Il diritto a fregiarsi dello stemma derivò dalla concessione dell’uso della bandiera nazionale alla Regia Aeronautica (regio decreto del 17 ottobre 1920).

Con l’avvento della Repubblica, l’Aeronautica Militare rimase “orfana” di un distintivo d’arma sino al 1970, anno in cui lo Stato maggiore dell’aeronautica inoltrò richiesta di concessione di uno stemma per l’Arma Aeronautica. Con il decreto del presidente della Repubblica 25 gennaio 1971, veniva concesso lo stemma oggi in vigore.
Il decreto dice testualmente:

Stemma Aeronautica

È concesso all’Aeronautica Militare uno stemma descritto come appresso: inquartato nel primo d’oro un cavallo alato azzurro, inalberato e rivoltato, tenente con le zampe anteriori una fiaccola naturale (27ª Squadriglia aeroplani); nel secondo d’argento un grifo rampante rosso (91ª Squadriglia “Baracca”); nel terzo d’argento un quadrifoglio verde (10ª Squadriglia da bombardamento Caproni); nel quarto di porpora il Leone di S.Marco in maestà con la spada e con il libro degli Evangelisti chiuso (87ª Squadriglia “Serenissima”).
Sopra lo scudo un’aquila turrita d’oro e sotto, su lista svolazzante d’azzurro, il motto pure in caratteri d’oro: Virtute Siderum Tenus”
.

Il motto in latino Virtute Siderum Tenus (con valore verso le stelle), è poi stato scelto anche dal pattugliatore di squadra Aviere della classe Soldati, acquistato dalla Marina Militare nel 1992.

Lo stemma venne ottenuto riunendo gli emblemi di quattro delle squadriglie che avevano dato prova di abilità, coraggio ed eroismo nella prima guerra mondiale. Le squadriglie scelte furono: